Morte nelle Foibe – Le cause
Morte nelle foibe – Le cause secondo uno studio medico-legale eseguito su centoventuno infoibati, recuperati nel dopoguerra R. Nicolini e U. Villasanta, sotto l’egida dell’istituto di medicina legale e delle Assicurazioni dell’Università di Pisa. Direttore F. Domenici).
… La causa mortis può essere stata:
- proiettili d’arma da fuoco, di solito sparati al cranio;
- precipitazione dall’alto con gli effetti che ne derivano:
- fratture multiple, commozione, shock traumatico grave, embolia, ecc.
- trauma da corpo contundente (bastone, calcio di fucile, bottiglie, ecc.) o acuminato con conseguenti fratture;
- questi diversi momenti variamente combinati, sia come cause sovrapposte, sia come concorrenti.L’effetto, cioè la morte, non deve essere stato necessariamente immediato: è ammissibile anche che, nonostante ferite e traumi, la morte sia avvenuta a distanza di tempo o per sete o per fame…
Cosa erano le foibe lo si può comprendere già solo leggendo attentamente qui. Ciascuno di noi ha il dovere di sapere e far sapere per non dimenticare.
Le foibe sono una pagina tristissima della nostra storia, dimenticata per anni poiché chi ne parlava veniva tacciato di essere Fascista, ma nelle foibe non si moriva perché si era Fascisti, si moriva perché si era italiani.
Vari cittadini italiani, anche di fede comunista, socialista, liberale e così via, sono morti nelle cavità carsiche solo per la propria appartenenza al popolo italiano. Questa tragedia dunque riguarda tutti noi, è il caso di ricordarcelo sempre.
Il Maresciallo Tito, dittatore della ex Yugoslavia, in accordo con l’allora PCI di Palmiro Togliatti, decisero di non parlare mai del problema, fingendo che non fosse mai esistito. Ci vollero molti anni prima di arrivare a che il Parlamento Italiano riconoscesse la realtà della tragedia, istituendo una giornata del ricordo delle vittime che si tiene il 10 di Febbraio di ogni anno con la legge 30 marzo 2004, n. 92, che fu pubblicata nella “Gazzetta Ufficiale” n. 86 del 13 aprile 2004.